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Le origini

L'associazione "QuattroCaniPerStrada-Onlus" nasce a Leporano (Ta) nel settembre 2010 dalle ceneri della precedente associazione "Nisida-protezione del cane randagio" sorta, sempre a Leporano,  nel gennaio del 2002 da un'idea di Manuela Arnold, Greta Irsperger, Anna Mezzapesa  ed Emy Lopresto, che si proposero di affrontare e tentare di risolvere i problemi dei cani che vivevano randagi nei pressi delle loro abitazioni e oltre...
Greta, con i suoi contatti con associazioni animaliste italiane ed europee, ha contribuito in modo sostanziale ad affidare a famiglie in tutta Europa decine e decine di cuccioli e cani adulti.                                                                        
Con l'improvvisa scomparsa di Greta nel febbraio 2008 questi contatti si sono allentati a causa delle difficoltà linguistiche (Greta era austriaca e curava i rapporti con le associazioni di lingua tedesca) ma il numero dei quattro zampe presenti sul territorio imponeva che l'opera cominciata non si dovesse interrompere...
Per motivi burocratici e per la difficoltà a reperire tutti i soci fondatori, Anna Mezzapesa, decise di costituire e registrare una nuova associazione che, di quella "madre" manteneva però il logo, i valori e tutte le finalità.

Ricordando Greta Anna Irsperger

Austriaca, di Innsbruck.
Il primo randagio, Felix, lo raccolse durante una vacanza in Puglia e lo portò via con se.
Il nostro mare, la nostra terra divennero nel corso degli anni la meta delle sue vacanze ma Greta andò oltre la bellezza dei  luoghi, i suoi occhi videro ciò che noi, perché assuefatti, non riusciamo a vedere: la moltitudine di randagi che vive nelle nostre periferie, vagabondi  loro malgrado, alla ricerca di una mano che li accarezzi più che di cibo...che di avanzi nei nostri rifiuti c'é né in abbondanza.
Decise così di stabilirsi qui tra noi e della lotta al randagismo fece la sua missione, nella sua casa di Leporano accolse decine e decine di cuccioli  a cui trovò un "amico uomo" con il quale dividere la vita.
Adesso che ci ha lasciati non vogliamo che tutto il suo lavoro, i risultati ottenuti, tutto quanto c'é ancora da fare per combattere il fenomeno del randagismo sia accantonato, lo dobbiamo a lei e soprattutto a tutti i quattro zampe che aspettano  qualcuno che li aiuti.
A.M.

"Greta era una persona speciale, lo capii subito quella sera del '98 quando, in quell’ambulatorio veterinario, lei mi tolse dalle braccia quello straccetto di cane che avevo raccattato dalla strada e, stringendolo al cuore, cominciò a sussurrarle parole in austriaco.
La stava rassicurando e fu allora che cominciai ad amarla.
Iniziò così la nostra amicizia che tra alti e bassi è durata 10 anni...fino al momento della sua morte e, consentitemi di dirlo...anche oltre!
Oltre perché non c'è momento della  giornata in cui lei non sia nei miei pensieri: mi sto sforzando di continuare quello che prima separatamente e poi insieme abbiamo cercato di fare in questi anni ed ogni volta che devo prendere una decisione o cercare di trovare una soluzione ai problemi che come sempre si presentano, mi chiedo cosa avrebbe fatto lei se fosse stata ancora viva e l’unica risposta che riesco a darmi è che lei avrebbe reagito con il solito temerario coraggio che la contraddistingueva, coraggio e amore con cui più e più volte aveva sfidato la sorte per testimoniare ciò in cui credeva e cioè che i cani, gli animali in genere, sono creature con un’anima e che, al pari dell’animale a due zampe, hanno lo stesso diritto di vivere una vita in cui non gli venga negato il rispetto...l’accoglienza...il cibo...l’amore e quant’altro occorre per vivere una vita dignitosa!
L’associazione Nisida fu una creatura di Greta: dopo anni di "clandestinità" in cui avevamo operato subendo le angherie, gli insulti e le minacce di tutte quelle persone che ritengono gli animalisti gente fuori di testa e classificano i cani randagi come "cosi vaganti a quattro zampe che è meglio che stiano alla larga"...dopo anni in cui avevamo dovuto assistere impotenti alla morte per avvelenamento o con metodi ancora più cruenti e crudeli di cani di cui avevamo cura...dopo anni in cui c’eravamo guardate alle spalle temendo l’irrompere di qualche pattuglia di forze dell’ordine che puntualmente ci avrebbe allontanate o, ahimé, multate...Greta pensò che costituirci in associazione ci avrebbe agevolate facendoci conoscere sul territorio come persone volenterose che occupandosi dei cani randagi offrivano comunque un servizio alla collettività.
Riuscì a raccogliere e coordinare, per quanto possibile, le iniziative spontanee di alcune persone che già operavano volontariamente in questo campo cercando così di evitare le sovrapposizioni nello stesso territorio e favorendo la conoscenza tra di noi finalizzata ad un aiuto reciproco. Per i primi due anni la cosa funzionò: molte furono le adesioni ed i tesseramenti e lentamente riuscimmo ad instaurare con la popolazione un rapporto di collaborazione...nel senso che sempre meno furono i cuccioli buttati nei cassonetti e sempre più frequenti invece le chiamate a soccorrere cani adulti e cuccioli in difficoltà e, nota dolente, sempre più numerosi i pacchi regalo depositati davanti ai nostri cancelli contenenti cuccioli, cuccioli e ancora cuccioli!!!
Riuscimmo a conquistare anche la fiducia dell’Amministrazione Comunale di Leporano che, per qualche anno, continuò a supportarci moralmente e materialmente.
Una parte degli obiettivi era stata raggiunta!!!
Poi la cosa andò a scemare, molta gente si tirò indietro perché occuparsi dei randagi comporta una vita faticosa e non tutti sono disposti a sacrificare il proprio tempo, il proprio denaro, i rapporti sereni con la famiglia e le proprie relazioni sociali, dedicandosi 24 ore su 24 a queste creature che hanno bisogno dei nostri sacrifici  per potere sopravvivere.
Alla fine rimanemmo da sole ...Greta ed io...dimenticandoci persino di averla questa associazione.
Ricominciammo a parlarne negli ultimi mesi precedenti alla sua morte: Greta voleva ricomporla e renderla nuovamente operativa.
Poi il fato ha voluto diversamente....l'accompagnai nel suo ultimo viaggio facendole una promessa:
"Avrò il tuo stesso coraggio e la tua indomita passione...continuerò a donare la mia vita e il mio tempo a questi vagabondi a quattro zampe... la Nisida diventerà forte e presente e quello che hai costruito non si perderà con le tue ceneri. La  Nisida c’é!
Ricostituirò il consiglio direttivo. Sul territorio ed attraverso il web, in cui posso contare su molti di amici, raccoglierò nuove adesioni e sostenitori. Iscriverò la Nisida all’albo Regionale e un giorno quel rifugio, quel paradiso per i cani che tu volevi realizzare, ci sarà! 
Un rifugio che sia di transito per i cani che accoglierà e non una prigione a vita.
Ti voglio bene Greta e onorerò il tuo operato portandoti sempre nel mio cuore e sforzandomi di portare a termine quanto tu avevi iniziato."
E la Nisida c'è, anche se adesso si chiama QuattroCaniPerStrada

 

Anna Mezzapesa

​​​​​​​QuattroCaniPerStrada
 

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